Venerdì 7 dicembre 2018

Is 29,17-24; Sal 26; Mt 9,27-31 Mt 9,27-31

27 Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». 28 Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». 29 Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». 30 E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». 31 Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

Un altro atteggiamento di primaria importanza per essere pronti ad accogliere una novità nella nostra vita è quello di riconoscersene bisognosi e avere il coraggio di manifestarlo e di chiedere l’aiuto del Signore. Chiedere di aprire i nostri occhi e imparare a vedere con gli occhi del Cristo, che Dio ha voluto vivesse la nostra umanità e potesse insegnarci a vivere da veri uomini e vere donne, ma con lo sguardo di Dio stesso. Quello sguardo che vede il mondo come cosa buona, perchè creata da Dio e vede ogni persona come un fratello.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Non sono da annoverare tra i discepoli di Cristo coloro i quali pensano che la durezza sia da preferire alla dolcezza, la superbia all’umiltà e che, mentre invocano per sé la divina pietà, la negano agli altri. (Sant’Ambrogio)