Martedì 23 ottobre 2018

Ef 2,12-22; Sal 84 Lc 12,35-38

35 Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; 36 siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. 37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!

Beati quei servi. Questo beati non ha il senso che normalmente gli diamo, come dire che l’hanno scampata da una possibile punizione. Beati, ripetuto due volte, sta per felici, quella felicità dovuta non a qualcosa che va per il verso giusto, ma quella felicità che è data dalla serenità di chi si comporta onestamente, correttamente, anche nei momenti più difficili.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere “Se desiderate veramente seguire Cristo, se volete che il vostro amore per Lui si accresca e duri, dovete essere assidui nella preghiera. essa è la chiave della vitalità della vostra vita in Cristo. Senza la preghiera, la vostra fede e il vostro amore moriranno. Se siete costanti nella preghiera quotidiana e nella partecipazione domenicale alla Messa, il vostro amore per Gesù crescerà. E il vostro cuore conoscerà la gioia e la pace profonda, quali il mondo non sarà in grado di dare. Dedicate, dunque, tutti i giorni un po’ di tempo della vostra giornata a conversare con Dio, come prova sincera del fatto che lo amate, poiché l’amore cerca sempre la vicinanza di colui che si ama. (Giovanni Paolo II)