Martedì 11 dicembre 2018

Is 40,1-11; Sal 95; Mt 18,12-14

12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? 13 Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. 14 Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.

Il Padre nostro celeste è difficile da conoscere completamente. Rimane sempre un po’ misterioso. Anche la Bibbia non sempre aiuta presentandocelo via via come signore degli eserciti, giudice, creatore, dominatore della natura, tenero, ……. E’ Gesù che ce lo rivela meglio. Non è una rivelazione filosofica, perchè oltre che con delle parole l’incontro con Dio e quindi la sua conoscenza, passa attraverso il cuore, attraverso la nostra esperienza personale dell’incontro con lui. Il brano che abbiamo ascoltato ci presenta il desiderio di Dio di incontrarci, per piccoli e smarriti che siamo, con la premura che hanno un buon padre e una buona madre. Quando cerchiamo il dialogo con Dio teniamo presente questa immagine: sarà più facile conoscerlo e capirlo.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Mi viene da pensare che anche in cielo oggi comincia l’Avvento, il periodo dell’attesa. Qui sulla terra è l’uomo che attende il ritorno del Signore; lassù nel cielo è il Signore che attende il ritorno dell’uomo, ritorno che si potrà realizzare con la preghiera, con una vita di povertà, di giustizia, di limpidezza, di purezza, di amore, con la testimonianza evangelica e con una forte passione di solidarietà. (Tonino Bello)