Lunedì 22 ottobre 2018

Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21 Lc 12,13-21

13 Uno della folla gli disse: “Maestro, dì a mio fratello che divida con me l’eredità”. 14 Ma egli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?”. 15 E disse loro: “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni”. 16 Disse poi una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. 17 Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? 18 E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. 20 Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? 21 Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio”.

Effettivamente arricchirsi davanti a Dio raramente è la nostra prima preoccupazione. Credo che la frase “l’amore fa girare il mondo” oggi andrebbe sostituita con “i soldi fanno girare il mondo”, purtroppo, e se ne pagano gravi conseguenze… E anche quando non è per arricchirci di denaro che agiamo, magari è per arricchirci di piaceri, o per arricchire l’immagine che gli altri hanno di noi, o per arricchirci di successo, o per arricchirci di esperienze purchè siano nuove ed eccitanti. Chiediamoci se ciò che scegliamo e facciamo porta ad una ricchezza profonda, interiore, quella che piace a Dio.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Non “lasciatevi vivere“, ma prendete nelle vostre mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro! (Giovanni Paolo II)