Giovedì 25 ottobre 2018

Ef 3,14-21; Sal 32 – Lc 12,49-53

49 Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! 50 C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! 51 Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. 52 D’ora innanzi in una casa di cinque persone 53 si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera”.

Ogni brano di Vangelo e ancor più della Bibbia va interpretato alla luce degli altri e del senso generale delle Scritture. Questo è indispensabile quando si legge un brano come quello di oggi. La divisione di cui parla il Vangelo non è quella negativa, che porta allo scontro. Va inteso, come dicono certi salmi o altri brani, come la capacità della Parola di Dio di colpire e costringere ad una scelta a costo di non essere capiti anche da chi ci è più vicino. Non si può rimanere tiepidi di fronte ad essa, o si è caldi o freddi, altrimenti si viene vomitati (Apocalisse). In questo senso confrontarsi con Gesù porta a dover scegliere da che parte stare.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere La pace può essere soltanto il frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e che si diffonde attraverso le comunità. La prima di queste comunità è la famiglia. (Giovanni Paolo II)