Sabato 1 dicembre 2018

Ap 22,1-7; Sal 94 – Lc 21,34-36

State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.

Saggio questo invito del Vangelo. Lo vedo come un invito alla prudenza. Non sono da condannare momenti di festa, di divertimento, di socialità varia. Assolutamente. Non è da evitare in assoluto la relazione di amicizia di un marito con altre donne e viceversa. Ci si può vestire (e svestire come si vuole), si può guardare un bel film anche se ha scene di sesso; si può criticare una persona o una situazione sbagliata. Occhio, però. Tutto con prudenza. Nei momenti di fragilità e debolezza, che a tutti capitano, magari inconsapevolmente, certi atteggiamenti troppo disinvolti possono allontanare noi o il nostro prossimo dalla strada e farci ritrovare perduti, senza aver capito bene come sia successo.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere“Quand’anche Gesù fosse –per assurdo- un personaggio inventato dagli uomini, il fatto che abbia potuto essere immaginato da noi bipedi implumi, di per sé sarebbe altrettanto miracoloso (miracolosamente misterioso). del fatto che il figlio di un Dio si sia veramente incarnato. Questo mistero naturale e terreno non cesserebbe di turbare e ingentilire il cuore di chi non crede”.
(Eco, Cinque scritti morali, Bombiani 1997).