Mercoledì 28 novembre 2018

Ap 15,1-4; Sal 97 Lc 21,12-19

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di rendere testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.

Mi sto rendendo conto che scegliere, anche in molte piccole cose, sembra sempre più difficile, perchè effettivamente ci sono sempre più opzioni a nostra disposizione. Inoltre darsi delle regole in base alle quali fare le nostre scelte sembra un impoverimento e si vive la sensazione che sia più ricca e libera una vita in cui si fanno mille esperienze diverse, senza darsi limitazioni, se non quelle pratiche. Sono invece convinto che proprio scegliere dei paletti in base ai quali prendere le altre decisioni sia un vero atto di libertà, perche ci libera dalla “sbatta” del momento, dalle “voglie”, anche perchè spesso sono voglie suscitate in modo inconscio da mode o abitudini diffuse. Certo questo potrà crearci problemi interiori ed esteriori: è il prezzo da pagare per la libertà (non saremo né i primi né gli ultimi a pagarlo).

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere“Gli uomini hanno perduto un volto, un volto irrecuperabile e tutti vorrebbero essere quel pellegrino che a Roma vede il sudario della Veronica e mormora: Gesù Cristo, Dio mio, Dio vero, così era dunque la tua faccia? Abbiamo perduto quei lineamenti, possiamo scorgerli e non”.
Lo scrittore argentino confessa di “non vedere” personalmente il volto di Cristo nella sua vita, tuttavia: “Insisterò a cercarlo fino al giorno dei miei ultimi passi sulla terra“.
(Borges, Paradiso, XXXI, L’artefice, Tutte le opere, vol 1)